Sabato 4 luglio partirà la spedizione in Tanzania del sud. Un viaggio dalla costa alla savana immersi nella natura selavaggia, tra animali, villaggi e mercati.
Ricchezza di ecosistemi ed incontri; dall’ambiente marino della costa, alla savana del Ruaha national park e del Mikumi national park, alla foresta tropicale dei Monti Udzungwa national park, e, ancora, ad una perla sul mare: il Saadani national park. L’incontro con le popolazioni locali rimarrà nel cuore per la loro grande semplicità nella gioia di vivere: luoghi ancora incontaminati e poco turistici immersi in una natura selvaggia, tra animali, villaggi, mercati in un viaggio lontano dai circuiti turistici  della Tanzania.
Nel Ruaha national park, secondo più grande parco nazionale della Tanzania, vivono 10,000 elefanti, la più grande popolazione di qualsiasi altro parco in Africa Orientale. La vita del Ruaha pulsa grazie al fiume Great Ruaha che scorre lungo il confine orientale del parco. Impala, waterbuck, e altre antilopi sono le prede più comuni di leoni, ghepardi, leopardi. Tra i predatori menzioniamo la iena maculata e una buona popolazione del raro wild dog, il licaone.
450 specie di uccelli vivono nella regione, tra cui il crested barbet e il yellow-collared lovebird oltre al ashy starling.
Il parco è secco nella stagione che va da metà maggio a dicembre, umido nella stagione da gennaio ad aprile. Entrambe le stagioni meritano una visita. 
Udzungwa Mountains national park è la più grande (e con maggiore biodiversità) di una dozzina di foreste conosciute come Eastern Arc Mountains, piccole e frammentate montagne ciascuna delle quali racchiude al suo interno una foresta pluviale tropicale che cresce attorno ad aree molto aride.  Queste montagne sono definite le Galapagos dell’Africa, nel senso che, come nelle Galapagos, anche qui si trovano piante ed animali unici; è uno dei 34 World Biodiversity Hotspot e uno tra i 200 WWF Ecoregion of global critical importance. Sei specie di primati sono registrate, tra cui l’Iringa red colobus e la Sanje Crested Mangabey che in tutto il mondo si trovano unicamente qui.Nel parco vivono anche elefanti, bufali, leoni, leopardi, duikers, bushbucks, civette, ippopotami, procavie…
Saadani national park, con il suo sbocco sull’Oceano Indiano, è un vero e proprio eco-sistema a sé che unisce caratteristiche dell’ambiente marino, fluviale e terrestre. Oggi, dopo anni di lotta contro il bracconaggio, oltre a primati, vanta giraffe, bufali, facoceri, waterbuck, specie diverse di antilope tra cui reedbuck, gnu, kudu, eland, sable antelope. Elefanti, leoni, leopardi, iene, sciacalli trovano qui un habitat perfetto, insieme a ippopotami, coccodrilli e una vasta quantità di uccelli come i Kingfisher e il lesser flamingo. Da ricordare la presenza delle tartarughe verdi di mare. 
L’incontro con la popolazione swahili, che incontreremo lungo la costa, o delle popolazioni dalla tribù Singida, parenti stretti dei Masai, lungo la strada per il Ruaha national park, sarà originale e spontanea.
Nei villaggi attorno al fiume Wami incontreremo anche i lavoranti delle saline. Non mancheranno le fermate nei villaggi, nei mercati, dove ci riforniremo spesso per comprare dell’ottima frutta!
Trascorreremo un paio di giorni sulle rive dell’Oceano Indiano, una cornice ideale per un meritato relax tra palme da cocco e il fascino della cultura swahili.