Riceviamo da un’amica una segnalazione inquietante che ci riporta ad un articolo uscito sul Corriere della Sera a fine novembre 2006 che porta l’Italia  ben dopo la Tanzania e addirittura dopo lo Zimbabwe e quasi a parità di Malawi , nella parità di genere.

Su 115 Paesi si è preso in considerazione una serie di fattori che vanno dall’aspettativa di vita alla tutela della maternità…ebbene, se leggete il grafico anche voi rimarrete sorpresi dall’77esimo posto italiano.

Le ragioni di questa sconfitta sono molte tra cui una che ci ha colpito parecchio: il reddito medio a parità di lavoro svolto è di 18000 dollari per le donne contro i 38900 di un uomo.

Se volete sapere chi, nel mondo, sta andando bene, chi così e così, chi decisamente male, la cosa può essere riassunta in questo modo: l’Italia tende al malaccio, i Paesi dell’Europa del Nord vanno bene come anche Germania e Gran Bretagna, quelli del Medio Oriente sono in guai seri e per il resto siamo su un pianeta sorprendente, dove per esempio le Filippine, ma non solo esse, avranno probabilmente un futuro molto migliore del presente. Lo si capisce da una classifica pubblicata oggi sullo status della condizione femminile in 115 Paesi che coprono il 90% della popolazione mondiale.

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