(…) Grazie per averci viziato, per essere stati dei compagni e non degli accompagnatori, per averci fatto vivere l’Africa, per la professionalità, per l’armonia e la complicità nel condividere questi giorni, per i particolari che non si possono spiegare, per l’attenzione rivoltaci. Ripartiamo con un po’ di malinconia, ma con la sensazione che: la stellata del Saadani, il tramonto del Ruaha, la rossa terra delle strade, il canto libero dei bambini e il profumo della brace… saranno fonte di ispirazione e rifugio. The best group.